Ercole, L’audacia (Kwen Khan Khu)

Con molta soddisfazione vi scrivo per farvi giungere alcune parole riguardo…

… L’AUDACIA

Quando parliamo di audacia facciamo riferimento a una qualità che non tutte le persone possiedono. Si tratta di una qualità che, o una persona già porta da esistenze anteriori, o si può trattare, magari, di un’energia che una creatura umana ha dovuto sviluppare dopo avere affrontato diverse circostanze della propria vita.

La mitologia ci mostra i suoi eroi mentre realizzano imprese che hanno richiesto l’intervento dell’audacia da parte di chi le ha realizzate. Ricordiamo Ercole che utilizza la propria audacia per prendere i pomi d’oro che crescevano nel giardino delle Esperidi e che erano custoditi da un terribile drago (Lucifero), ragion per cui pochi osavano cogliere quei pomi.

È stato detto dalla gnosi che la mitologia riflette, in maniera simbolica, le fatiche che il devoto deve realizzare nella sua ricerca del Vello d’Oro (ossia l’Essere). Tali fatiche sono riassunte nell’opera LE TRE MONTAGNE scritta dal nostro amato Guru, Samael Aun Weor. Lì, in quelle pagine, troviamo con stupore che tali lavori o fatiche sono in realtà metamorfosi che dobbiamo realizzare nella nostra natura psicologica ed animica. Ovviamente, tutto ciò comporta terribili sforzi psichici e persino fisici, poiché si tratta di compiere azioni che molte volte non tutti sono disposti a realizzare…

Basterebbe ricordare quei momenti in cui il nostro Avatara si vide obbligato ad abbandonare la Colombia, avvertito da un angelo del fatto che erano state inviate persone ad ucciderlo. In quei momenti, il V.M. Samael prese i suoi effetti personali, sua moglie e una dei suoi suoi figli e intraprese una camminata che lo portò ad attraversare paesi interi fino a giungere, finalmente, nella Repubblica Messicana, luogo in cui la Bianca Fratellanza gli fece sapere che avrebbe potuto restare lì senza correre pericoli. Quando leggiamo queste cose, ci sembrano, a prima vista, banali, ma la cruda realtà è che quelle situazioni furono tremendamente dure, spaventose, poiché il Maestro camminava in mezzo alle erbacce per evitare i controlli di polizia e le dogane, giacché sia lui che sua moglie e sua figlia viaggiavano senza carte o documenti. A ciò va aggiunta la mancanza di alimenti. Quando qualcuno gli prestava aiuto in un villaggio, il Maestro Samael approfittava di quella breve permanenza per inviare lettere ai compagni del Summum Supremum Sanctuarium della Sierra Nevada di Santa Marta (Colombia), sollecitandoli di inviargli un po’ di denaro (che di solito erano 50 dollari), e con quell’aiuto proseguiva il suo cammino. Di fronte a questo panorama, sarebbe opportuno chiederci: Quanti di noi sarebbe capaci di portare a termine questo audace compito? Enigmi, enigmi, enigmi…! Fino a dove arriverebbero i nostri aneliti di voler compiere gli ordini della benedetta Loggia Bianca? Ecc. ecc. cc.  

Allo stesso modo, fu molto audace anche l’ardire del nostro Guru quando gli indicarono di riprendere i suoi lavori alchemici e, non potendo la sua sposa aiutarlo in tali lavori, optò per ubbidire al suo Reale ESSERE, che gli indicò quale sarebbe stata la donna che lo avrebbe potuto aiutare in quell’altra parte del cammino. Bisogna dire che azioni di questo tipo si possono compiere soltanto con il PERMESSO ASSOLUTO DELLA GRANDE LEGGE E CON L’APPROVAZIONE DEL NOSTRO REALE ESSERE. Anche così, tutto ciò provocò al V.M. Samael durissime palestre che il nostro amato Partiarca sopportò stoicamente allo scopo di poter culminare il suo pellegrinaggio verso la magione del Reale Essere.

Tutto questo che cosa ci insegna? RIPOSTA: Che questo cammino è solamente per uomini e donne audaci! In questa via iniziatica non c’è posto per I PAUROSI/E e nemmeno per quelli che sono afferrati ai dogmi religiosi che trasformano tutto in LABIRINTI IMPENETRABILI.

Chi di noi supponeva che la nostra Guida Suprema (V.M. Samael Aun Weor) avrebbe rinchiuso il rappresentante supremo della LOGGIA NERA là nei mondi inferi? Ebbene lo fece, e proprio ora YAHVÈ è crocifisso con la testa verso il basso  e lì rimarrà fino all’Età Nera del Capricorno, tempo in cui gli si darà per l’ultima volta un corpo fisico. Quello sarà il messia dei fanatici del Giudaismo che ancora lo stanno aspettando, e tutte quelle cieche creature rotoleranno all’abisso con il loro tutore.

E, come se fosse poco, ricordiamo anche l’audace compito che il nostro amato Patriarca portò a termine di trasformare BELZEBÙ in un’anima pentita che ora anela ai misteri della luce. Non fu facile convincere uno dei principi dell’abisso sotterraneo. Servirono moltissima pazienza, amore e audacia per intraprendere una simile missione, ma infine ci riuscì.

Altrettanto fece il nostro Patriarca con un altro demonio che la demonologia conosce con il nome di ASTAROTH. In quest’altro caso il nostro Guru lo sfidò a un duello di spada a condizione che, se avesse vinto il nostro Patriarca, il demonio avrebbe dovuto abbandonare la Loggia Nera e passare nella fila della Loggia Bianca. Finalmente, in seguito a quel duello, il DUCA ASTAROTH fu sconfitto e oggi è il figlio di una sorella del nostro Avatara.

Tutte queste storie reali ci lasciano intravedere che, per conquistare IL REGNO DEI CIELI e guadagnarci una BUONA MAESTRIA, non bastano le buone intenzioni o le pose pietistiche; bisogna armarsi di GRANDE VALORE MORALE, ETICO E ANIMICO se aneliamo veramente a trasformarci in veri FIGLIO DI DIO.

SIANO CON TUTTI VOI LE BENEDIZIONI DELL’ONNIPOTENTE PER TUTTA L’ETERNITÀ…

«Abbi audacia e fede in te stesso. Guai a te se hai paura!». Nietzsche

«L’audacia nelle negoziazioni è il primo, il secondo e il terzo». Thomas Fuller

«A volte l’audacia dà il frutto che i calcoli più profondi non possono ottenere». Shakespeare

«L’audacia si acquisisce conoscendo il mondo, e la discrezione conoscendo l’uomo». Ganivet

DRACO DORMIENS NUMQUAM TITILLANDUS. ─‘Non bisogna mai stuzzicare un drago dormiente’─.

KWEN KHAN KHU

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