Dobbiamo anelare a un cambiamento reale, uscire da questa orrenda routine, da questa vita meramente meccanicista, stancante.
La prima cosa che dobbiamo comprendere con grande chiarezza è che ognuno di noi, sia esso borghese o proletario, altolocato o di classe media, ricco o miserabile, si trova realmente in questo o quel “livello d’essere”.
Il “livello d’essere” dell’ubriaco è differente da quello dell’astemio, e quello della prostituta è molto diverso da quello della donzella.
Ciò che stiamo dicendo è irrefutabile, indiscutibile.
Nel giungere a questa parte del nostro capitolo, nulla avremo da perdere se immaginiamo una scala che si estende dal basso verso l’alto, verticalmente e con moltissimi scalini.
Indiscutibilmente noi ci troviamo su uno di questi gradini; su gradini più in basso vi saranno persone peggiori di noi; su gradini più in alto persone migliori di noi.
In questa verticale straordinaria, in questa scala meravigliosa, è chiaro che possiamo trovare tutti i livelli d’essere. ogni persona è diversa e questo nessuno può confutarlo.
Indubbiamente, adesso non stiamo parlando di facce buone o cattive, e non si tratta neanche di questioni di età. Vi sono persone giovani e vecchie, anziani che stanno per morire e bambini appena nati.
La questione del tempo e degli anni, gli eventi del nascere, crescere, svilupparsi, sposarsi, riprodursi, invecchiare e morire appartengono esclusivamente all’orizzontale.
Nella “scala meravigliosa”, nella verticale, il concetto del tempo non è possibile. Sui gradini di tale scala possiamo trovare solamente livelli d’essere.
La speranza meccanica delle persone non serve a nulla; credono che con il tempo le cose migliorino; così pensavano i nostri nonni e bisnonni; i fatti ci hanno dimostrato precisamente il contrario.
Il “livello d’essere” è ciò che conta, ed esso è verticale; ci troviamo su un gradino, però possiamo salire su un altro gradino.
La “scala meravigliosa” di cui stiamo parlando e che si riferisce ai distinti “livelli d’essere” certamente non ha nulla a che vedere con il tempo lineare.
Un “livello d’essere” più alto si trova immediatamente sopra di noi di istante in istante.
Non si trova in nessun remoto futuro orizzontale, ma qui e ora, dentro di noi, nella verticale.
È ostensibile, e chiunque lo può comprendere, che le due linee (orizzontale e verticale) si trovano di momento in momento nella nostra interiorità psicologica e formano una croce.
La personalità si sviluppa e si svolge nella linea orizzontale della vita.
Nasce e muore all’interno del proprio tempo lineare, è peritura; non esiste alcun domani per la personalità del defunto, non è l’Essere.
I livelli d’essere, l’Essere stesso, non sono del tempo, non hanno nulla a che vedere con la linea orizzontale; si trovano dentro di noi, adesso, nella verticale.
Risulterebbe manifestamente assurdo cercare il nostro Essere fuori da noi stessi.
Non è di troppo stabilire come corollario ciò che segue: titoli, gradi, promozioni, ecc. del mondo fisico esteriore non potrebbero in nessun modo originare autentiche esaltazioni, rivalutazioni dell’Essere, il passaggio a un gradino superiore nei “livelli d’essere.
Psicologia Rivoluzionaria, capitolo II, “La scala meravigliosa”.
Samael Aun Weor